Notazioni e simboli usati negli esercizi


Alcuni dati numerici degli esercizi, numeri reali e numeri interi molto grandi, devono essere scritti usando la notazione esponenziale: i computer usano la notazione degli ingegneri (0 seguito dal . e dalle cifre significative) e il simbolo E seguito da un numero che rappresenta la potenza di 10 (positivo o negativo). Altri preferiscono mettere la prima cifra significativa prima del . seguito dalle altre cifre via via meno significative. Ad esempio, con 3 cifre significative:
0.207E+05 = 2.07*104 = 2.07·104
0.712E-01 = 7.12*10-2 = 7.12·10-2
0.520E-10 = 5.20*10-11 = 5.20·10-11

NB Le unità di misura da usare per i risultati, in alcuni casi, sono già indicate nei testi degli esercizi, per cui è obbligatorio esprimere il risultato in quelle unità (altrimenti il risultato sarà considerato sbagliato). In altri casi, ossia in tutti quelli in cui le unità di misura per il risultato non siano state specificate, esse sono invece a scelta dello studente. Le grandezze indicate senza unità di misura nei testi degli esercizi sono necessariamente sempre grandezze relative (tipicamente questo succede con la densità, ma succede anche con la costante dielettrica relativa) e di norma devono essere opportunamente trasformate in grandezze assolute (con la relativa unità di misura) prima di essere usate nei calcoli.

Nella tabella delle costanti è possibile trovare alcuni valori da utilizzare per i calcoli, espressi in unità MKS, CGS e altre unità pratiche.

I simboli delle operazioni usati nelle formule sono i seguenti:
x + y addizione
x - y sottrazione
x * y oppure x · y moltiplicazione
x / y divisione
x**n oppure xn potenza
x1/2 radice quadrata

I simboli usati per le grandezze fisiche o per le costanti nelle formule sono "spesso" (ma non sempre) le iniziali dei loro nomi in italiano ed anche in inglese. Ad esempio m = massa, v = velocità, P = peso o anche w = weight, K = kinetic energy, C = capacità termica (e anche elettrica), ℒ = lavoro o anche W = work, Q = quantità di calore (ma anche portata), q o Q = quantità di carica elettrica, i o I = intensità della corrente elettrica (ma anche I = momento d'inerzia) etc. In alcuni casi, siccome l'alfabeto latino non basta, sono usate lettere dell'alfabeto greco e/o lettere o nomi convenzionali, ad esempio lambda = λ = lunghezza d'onda, L = momento angolare, rho = ρ = densità, PI = π = 3.1415926535..., nu = ν = frequenza (si indica anche con f), mu = μ = coefficiente di attrito (ma anche permeabilità magnetica), c = velocità della luce (in latino celeritas, in inglese celerity).


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Prof. F. L. Navarria (navarria at unibo.it)
Prof. N. Lanconelli (lanconelli at bo.infn.it)
Prof. T. Rovelli (tiziano.rovelli at cern.ch)
Prof. N. Moggi (moggi at bo.infn.it)


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Ultimo aggiornamento 1 Maggio 2016