L'elemento rivelatore dello strumento è costituito da un
apparato sensibile alla grandezza da misurare: in un termometro a
mercurio, ad esempio, l'elemento sensibile è rappresentato dal
mercurio.
In generale l'elemento rivelatore interagisce con la grandezza in
esame e, come avviene per il mercurio, può venire modificato
nella forma o in un'altra caratteristica. Altre volte invece è
l'elemento stesso che, interagendo con la grandezza in esame, la
modifica, creando non pochi problemi allo sperimentatore che deve
accorgersi della modifica introdotta e di conseguenza cercare di
eliminarla o stimarla per ottenere una misura corretta.
Il trasduttore è quella parte dello strumento atta a trasformare l'informazione ottenuta dal rivelatore in una grandezza di più facile utilizzazione da parte dello sperimentatore. Il trasduttore in genere agisce sulla grandezza di partenza trasformandola in una di un'altra specie: nel caso di un oscilloscopio il trasduttore è costituito dalle placchette di deflessione del fascio di elettroni, mentre per gli strumenti digitali, tale componente è rappresentato dal convertitore analogico-digitale.
Questo componente ha la scopo di fornire visivamente o
graficamente il risultato della misura sintetizzando così le
operazioni svolte dal rivelatore e dal trasduttore.
Ad esempio, sono dispositivi di visualizzazione lo schermo per
un'oscilloscopio, l'insieme dell'ago e della scala graduata per
un generico strumento ad ago mentre per gli strumenti di tipo
digitale è costituito dal display numerico.