Introduzione

Che cosa ha a che fare con l'elettricità uno studente di scienze della vita? Per lei/lui l'elettricità è al tempo stesso un mezzo di lavoro e uno strumento di lavoro. Come mezzo di lavoro essa gioca un ruolo importante per via delle sue applicazioni tecnologiche (apparecchiature di laboratorio, strumenti di misura). Come oggetto di lavoro si presenta nell'elettrofisiologia (ad es. ECG) oppure nell'elettrobiochimica (ad es. elettroforesi).

[Quando si ha a che fare con apparecchiature elettriche bisogna anche pensare alla sicurezza dello sperimentatore A volte le apparecchiature elettriche possono essere state danneggiate; oppure può essere necessario, nel fare un'esperienza, avere a che fare con sorgenti di corrente che si trovano scoperte. In particolare in caso di umidità o di contatti bagnati si può rischiare un passaggio di corrente pericoloso o addirittura letale. Come possiamo valutare tali rischi?]

Si può notare che, curiosamente, all'inizio dello sviluppo della comprensione e dell'utilizzazione dell'elettricità in senso moderno c'è per l'appunto l'osservazione di un sistema biologico. Giovanni Galvani nel 1789 a Bologna osservò che una zampa di rana scorticata, appesa con un uncino di rame alla balaustrata di ferro di un balcone, sussultava tutte ogni volta che entrava in contatto con la balaustrata di ferro. Galvani interpretò erroneamente questo fenomeno come prova dell'esistenza dell'elettricità animale. Più tardi il fisico Alessandro Volta riconobbe che il rame e il ferro sono gli elettrodi di una cella elettrolitica che essi formano insieme con il liquido corporeo contenuto nella zampa. Quando si realizza un contatto elettrico fra gli elettrodi la zampa è attraversata da una corrente elettrica che provoca la contrazione del muscolo. Oggi, siccome i metodi di misura sono diventati molto raffinati, noi possiamo dimostrare ed esaminare l'esistenza di una corrente che si propaga nei nervi e provoca il movimento dei muscoli.


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