Cap.2: Modelli atomici

2.1: Modello di Lockyer (1873)

Norman Lockyer (1836-1920) individuò per primo la divisibilità dell’atomo e nel 1873 propose il suo modello: un atomo costituito da mattoncini o proto elementi tutti uguali e combinati in maniera diversa a seconda degli elementi. La teoria di Lockyer, lontana dalla realtà, si basava su presupposti errati perché in quel periodo si pensava che alcune righe spettrali di atomi di elementi diversi coincidessero e la presenza degli stessi proto-elementi avrebbe potuto spiegare questo fenomeno. Gli elementi noti fino ad allora erano stati rivelati per mezzo dei limitati metodi analitici a disposizione, soprattutto col calore o mediante l’elettrolisi; utilizzando cioè forme di energia relativamente blande. In presenza di energie, considerate elevate per quei tempi, avvenivano fenomeni di dissociazione ancora più evidenti, in grado di suddividere gli atomi delle sostanze semplici nei proto elementi di cui ho già parlato all’ inizio di questo capitolo.                        

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La complessità delle forme chimiche della sostanza considerata era direttamente proporzionale al grado di raffreddamento della materia. Infine la capacità risolutiva dei mezzi impiegati fu ritenuta un fattore determinante per mostrare la divisibilità dell’atomo.

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