2.4: Modelli di Kelvin

2.4.1: Modello atomo-vortice

In Scozia, Lord Kelvin (William Thomson), fisico e ingegnere, fu un prolifico ideatore di modelli di atomi: dapprima suggerì che gli atomi fossero vortici in un fluido privo di attrito. Kelvin, formulò la teoria dell’atomo-vortice in correlazione a una concezione elettromagnetica della natura che si opponeva al meccanicismo rifiutando “la mostruosa assunzione di pezzi di materia infinitamente duri ed infinitamente rigidi”, la cui “esistenza” veniva affermata “ in termini di ipotesi verosimile da alcuni dei maggiori chimici moderni nelle loro sconsiderate proposizioni introduttive. L’ipotesi di moto vorticoso inteso come modello della struttura ultima della materia andò affermandosi  in Inghilterra nella seconda metà dell’‘800 in un contesto di polemica crescente sia nei confronti della teoria atomica in generale, sia nei confronti delle sue applicazioni alla teoria cinetica dei gas. In particolare Kelvin propose una  teoria secondo la quale ‘’tutti i corpi sono composti di atomi-vortici immersi in un liquido perfettamente omogeneo”. Questa assunzione lo impegnerà per molti anni e sarà occasione di molti articoli matematici estremamente complessi. Verso la fine del secolo, Kelvin dichiarerà il “fallimento” del proprio tentativo di razionalizzare tale modello che risulterà instabile.

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