A questo punto, seguendo la struttura portante, si incontra una pagina di introduzione all'esperienza che sarà simulata. È presentato un metodo per il calcolo del coefficiente di diffusione che si ispira a quello seguito da Clack [25]. In primo luogo viene illustrato l'apparato sperimentale considerato che consiste in due grossi recipienti collegati da un tubo (fig 4.2). In seguito viene descritto e mostrato, con l'ausilio di una animazione, il fenomeno in esame, infine, in base a considerazioni fisiche sviluppabili grazie a quanto affrontato nelle pagine precedenti, si considerano le misure da compiere nell'esperimento. (cfr. appendice A.5)
Percorso ciò si crede che lo studente abbia assunto una certa dimestichezza con l'argomento o che perlomeno abbia ``rotto il ghiaccio''. A questo punto si propone una esperienza interattiva: si invita l'utente ad eseguire virtualmente l'esperimento con l'apparecchio di Clack.
Va sottolineato che l'esperienza è adatta per una prima comprensione del fenomeno della diffusione in quanto semplice dal punto di vista del ragionamento però non agevole da realizzare in un laboratorio didattico per motivi di ordine pratico. Le sostanze da maneggiare possono anche essere tossiche, i tempi di attesa sono molto lunghi (dell'ordine della giornata) e le misure sono da compiere con attrezzature relativamente sofisticate.