Al fine di ottenere una migliore comprensione é indispensabile raggiungere
un buon grado di dimestichezza con tutti gli strumenti matematici
che saranno impiegati nel corso degli studi di fisica. Questa prima
parte tratta i cosiddetti vettori. Esistono grandezze fisiche
che per essere indicate richiedono unicamente un valore numerico.
Queste quantitá sono dette scalari (temperatura, massa, ecc)
e non presentano particolari difficoltá. Ci sono peró anche grandezze,
chiamate vettori, che vengono indicate fornendo informazioni
relative alla loro direzione e verso (forze, accelerazioni ...). Geometricamente
un vettore é rappresentabile con una freccia caratterizzata dunque
da una direzione, da un verso e da un punto d'applicazione. Se non
viene specificato il punto di applicazione si parla di vettore
libero.
- Due vettori
sono uguali
solo se hanno la stessa ampiezza o modulo, la stessa direzione e lo
stesso verso.
- Sia
, allora il vettore avente lo stesso modulo
e direzione, ma verso opposto, viene indicato con
.
- La somma algebrica di due vettori
si ottiene applicando la regola del parallelogramma. Da notare che
la differenza tra due vettori
é pari alla somma di
e
per quanto detto nel punto precedente.
- Il prodotto di un vettore
per un scalare h
é ancora un vettore,
, avente la stessa direzione
ma modulo pari a
. Se h é negativo
allora il verso di
é opposto a quello di
.
- Le grandezze fisiche vettoriali appartengono ovviamente a quello che
in geometria viene definito uno spazio vettoriale su
campo reale. Per comoditá riportiamo qui di seguito la definizione
generale di spazio vettoriale: Siano l'insieme R
dei numeri reali e V un insieme. Si dice che V é uno spazio
vettoriale se:
- É definita in V una somma ovvero un'operazione che associa
ad ogni coppia (a,b) di elementi di V un unico elemento di
V indicato con a+b.
- É definito un prodotto esterno con elementi di R,
ovvero un'operazione che associa alla coppia di elementi (a,h)
con a
V e h
R, un elemento
V chiamato
ah.
- Le due operazioni definite debbono soddisfare alcune regole:
- a)
- SOMMA: Proprietá associativa, proprietá commutativa, esistenza
dell'elemento neutro, esistenza dell'opposto, proprietá distributiva.
- b)
- PRODOTTO ESTERNO: Esistenza del neutro, proprietá associativa
e distributiva.
A questa definizione é necessario aggiungere il concetto di prodotto
scalare: Sia V uno spazio vettoriale su campo reale. Definisco
prodotto scalare quella applicazione
(attenzione quindi che il p.s. é uno scalare) con le seguenti proprietá:
- a)

-
- b)
,
-
- c)

-
- d)

- e
pari a 0 solo se x=0.
In
un prodotto scalare che puó essere definito
é:
a cui é associata naturalmente la norma:
Il prodotto scalare che abbiamo definito non é l'unico possibile,
ma é quello che viene adottato normalmente, pertanto ci atterremo
a questo.
Un'altra operazione fortemente utilizzata é il prodotto vettoriale
e nasce dal concetto fisico di momento di una forza.
Il prodotto vettoriale dá come risultato un vettore (c)
che ha per modulo il prodotto
.
Si noti che se i due vettori sono collineari allora il prodotto é
nullo. La direzione é quella ortogonale al piano individuato dai due
vettori a e b mentre il verso si determina applicando
la regola della mano destra. É evidente che scambiando l'ordine dei
due vettori il prodotto cambia solo nel verso, si dice cioé che é
anticommutativo.
Un particolare da tenere bene in mente é che i versori della comune
terna di assi i,j,k ortogonali soddisfano
la seguente relazione ¨circolare¨:
 |
(1) |
Si puó pure dimostrare che il prodotto vettoriale é distributivo sia
a destra che a sinistra, cioé:
 |
(2) |
e
 |
(3) |
Applicando le eq.1, 2, 3
si ricava che il prodotto vettoriale vale, in coordinate cartesiane:
 |
(4) |
Quest'ultima equazione puó essere comodamente riscritta in notazione
matriciale ricordando la definizione di determinante:
 |
(5) |
Infine esiste il prodotto misto, operazione in cui compare
sia il prodotto scalare che quello vettoriale:
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Mathematics Department, Macquarie University, Sydney.
The command line arguments were:
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gabriele
2003-12-24