Possiamo definire il moto di un fluido a seconda delle caratteristiche
assunte dalla velocità lineare ed angolare degli elementi costituenti
il fluido stesso.
Velocità lineare
:
se
è costante nel tempo per ogni punto dello spazio ( ma può
variare da un punto all'altro ) allora il moto si dice
stazionario : un esempio di ciò è una
corrente molto lenta;
se
è funzione del tempo per ogni punto dello spazio il moto
si dice non stazionario ; un esempio di ciò
sono le ondate di marea
se
varia in modo irregolare da punto a punto e da un istante
all'altro il moto si dice turbolento ; un esempio
di ciò sono le rapide e le cascate.
Velocità angolare delle particelle del fluido
attorno ad un punto:
se in corrispondenza di ogni punto gli elementi di fluido hanno
velocità angolare nulla attorno a tale punto il moto si dice
irrotazionale ;
se in corrispondenza di ogni punto gli elementi di fluido hanno
velocità
angolare non nulla attorno ad un punto il moto è
rotazionale;
una piccola ruota a palette immersa nel fluido in moto ci indica
se tale moto è irrotazionale o meno a seconda che la rotella
si sposti senza ruotare o no.
Comprimibilità : se un fluido
può muoversi senza modificare di molto la propria densità
si dice incomprimibile. Si può ritenere in generale che
i liquidi fluiscano incomprimibilmente.
Anche i gas, che sono molto comprimibili, possono fluire senza
importanti variazioni della loro densità, come ad esempio nel
moto dell'aria relativo alle ali di un aereo che voli a velocità
subsonica ;
Viscosità, che è l'analogo
dell'attrito nel moto dei solidi : si distinguono perciò
fluidi viscosi o non viscosi. La viscosità crea
delle forze tangenziali tra gli strati di fluido che scorrono
uno sull'altro col risultato di dissipare energia meccanica.