Per formulare leggi che regolino il moto dei fluidi consideriamo
un fluido ideale,
cioè un fluido incomprimibile e non viscoso; consideriamo
inoltre il caso che si muova di moto stazionario e
irrotazionale.
Nel moto stazionario la velocità
in ogni punto è costante nel tempo, cioè ogni particella che
transita per un qualsiasi punto P lo fa sempre con la stessa velocità in
modulo e verso. Perciò se tracciamo il percorso di una particella,
questo sarà anche il percorso di ogni altra particella che arriva in
P : lo spazio occupato dalla corrente è quindi proprio un
campo vettoriale.
La curva che descrive il moto della particella si chiama linea
di flusso ed è tangente alla velocità della particella
in ogni suo punto.
Nel moto stazionario le linee di flusso non si incrociano mai, in quanto se lo facessero una particella che arriva al punto di incrocio potrebbe proseguire lungo una linea o l'altra, quindi in uno stesso punto potrebbe avere differenti valori di velocità, contrariamente all'ipotesi stessa di stazionarietà.
Per semplicità d'ora in avanti faremo coincidere il tubo di flusso con il condotto reale entro il quale scorre il fluido, ma teniamo presente la natura vettoriale del fluido un moto.