NOTE
La derivazione del Principio di Archimede dalle leggi di Newton
fatta per un corpo di forma ben definita non dipende dalla forma del
corpo stesso. Già nella dimostrazione fatta non sono stati presi
in considerazione parametri caratteristici del corpo salvo le facce
opposte sulle quali si considera applicata la pressione del fluido.
Per un corpo di forma qualsiasi completamente immerso nel fluido le
forze agenti saranno il proprio peso e la risultante delle forze di
pressione sulla superficie che lo delimita, tenendo sempre presente che
a profondità maggiori le forze sono più intense per la presenza
degli strati che si trovano sopra la quota considerata.
Il principio di Archimede si deduce a questo punto con un ragionamento
analogo a quanto fatto per il solido di forma cubica, solo che la
situazione risulta meno semplificata per la mancanza di simmetria.
Un corpo immerso in un fluido (a) è soggetto al proprio peso
e alle forze di pressione agenti sulla propria superficie: queste ultime
sono le stesse che fanno equilibrio ad una massa di fluido avente lo
stesso contorno del corpo (b).
Il principio di Archimede
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Un corpo immerso in un qualsiasi fluido è sottoposto alla
spinta di Archimede. Nell'aria il fenomeno può essere evidenziato
attraverso uno strumento chiamato bariscopio. Esso è
costituito da una bilancia in cui ad uno dei due bracci è appeso un
corpo sferico di grande volume equilibrato all'estremo dell'altro
braccio da un peso P.
L'equilibrio in aria non si verifica più se la bilancia viene posta
sotto la campana di una macchina pneumatica: facendo il vuoto si
osserva che lo strumento si sbilancia dalla parte del corpo più
voluminoso.
L'esperienza dimostra quindi che il peso reale della sfera grande è
maggiore di quello del peso P: l'equilibrio in aria è
raggiunto perché la sfera grande sposta un volume di aria (fluido)
maggiore di quello spostato dal corpo che dovrebbe bilanciare il
peso di questa ultima, ricevendo quindi una maggiore spinta verso
l'alto.
Nelle pesate effettuate con una bilancia, per corpi di volume diverso
tra loro è necessario quindi fare una correzione per spinta di
Archimede.
Il principio di Archimede
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