LA RESISTENZA AL MOTO DI UN CORPO IN UN FLUIDO

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I concetti di moto laminare e vorticoso possono essere estesi al caso di un corpo che sia in moto rispetto al fluido in cui è immerso. Mettendosi in un sistema di riferimento solidale al corpo, il numero di Reynolds per il moto del corpo con velocità v relativa al fluido avrà forma analoga all'espressione precedente:

N(R)=(d*ro*v)/eta

dove questa volta d indica il diametro medio del corpo.
Il problema della forza esercitata da un fluido viscoso su un corpo in esso immerso è complesso. George Stokes, nel 1845, prese in considerazione il problema solo per un caso particolare, quello di un oggetto di forma sferica, completamente immerso in un fluido in moto laminare, di densità costante ed incomprimibile. Per questa situazione egli ricavò che il modulo della forza di attrito che agisce sul corpo si esprime come:

f(r)= -6*pi*eta*R*v

detta legge di Stokes. In questa formula Fr è il modulo della forza ritardante, eta è il coefficiente di viscosità del fluido, r è il raggio della sfera e v il modulo della velocità della sfera rispetto il fluido.
La formula sia stata ricavata per un oggetto di forma sferica essa può essere applicata in molte situazioni (cambierà il valore delle costanti di proporzionalità): dai fenomeni metereologici alle particelle in sospensione in un fluido.
Verifichiamo la plausibilità di questa formula attraverso l'analisi dimensionale: è ragionevole supporre che la forza ritardante agente sul corpo immeso nella corrente fluida sia proporzionale ad una qualche potenza della viscosità, del raggio della sfera e della velocità, e che sia tale da opporsi alla direzione del moto. Per il modulo di questa forza possiamo allora scrivere:

Riducendo le quantità elencate alle dimensioni fondamentali si ha:

M L T-2 = (M L-1 T-1)a Lb (L T-1)c

Imponendo la coerenza dimensionale dei fattori corrispondenti nei due mambri si ha:

per M1 = a
per L1 = - a + b + c
per T- 2 = - a - c

sistema che risolto dà a = 1, b = 1 e c = 1, proprio come nell'equazione sopra, posto il coefficiente k = 6*pi.

Se il moto invece è turbolento le forze inerziali dominano su quelle viscose e la forza di resistenza è:

(1/2)*A*ro*v*v

Infatti se consideriamo un cilindro di fluido con immersa in esso una sfera di sezione A e immaginiamo che il fluido che entra a contatto con la sfera perda mediamente metà della propria quantità di moto nella direzione di avanzamento, poiché la massa che nell'unità di tempo subisce una perdita di velocità pari a 1/2 v è (rovA) , la forza di reazione inerziale che agisce sulla sfera è proporzionale a (1/2 rov² A). La costante c che compare nella formula sopra è chiamata coefficiente di resistenza.
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