IL CRITERIO "A PRIORI"



Al solito supponiamo di avere una serie di N dati di cui calcoliamo la media () e la deviazione standard (): in base al criterio a priori il rigetto o meno dei dati viene eseguito rispetto ad una soglia di accettabilità stabilita precedentemente.
In questo modo si fissa un intervallo, eventualmente molto ampio, entro il quale i dati vengono accettati, mentre quelli che cadono al di fuori vengono scartati. Ad esempio, nel caso di una distribuzione gaussiana, un intervallo relativo alla probabilità dell'1 ha una semiampiezza di 3.29 . La larghezza dell'intervallo va anche considerata in base al numero di misure che si effettuano: se si ha un numero di misure molto inferiori a 1000 si può ritenere che il fatto che un dato sia eventualmente esterno all'intervallo non sia dovuto alla sola fluttuazione statistica, mentre se si è in presenza di qualche migliaio di dati ci si deve aspettare per ragioni statistiche che un certo numero di valori capiti al di fuori dell'intervallo.

Nota


Il criterio di Chauvenet
Il criterio del