La distribuzione Poisson è in accordo terzo assioma della probabilità. Facendo la sommatoria su tutti gli eventi possibili otteniamo:
Ma la serie in m è proprio la serie che definisce ea percui
Vediamo qual'è il valor medio della distribuzione di Poisson avvalendoci del momento iniziale di ordine 1:
Si noti che ora la sommatoria parte da 1 in quanto il termine corrispondente a m=0 è nullo. Se poniamo m-1=k l'ultima serie è di nuovo la sommatoria che definisce ea, percui:
Ricorrendo alla definizione del momento centrale di ordine 2, si può dimostrare che la deviazione standard è uguale alla radice quadrata del parametro caratteristico della distribizione di Poisson
Queste cifre si adattano alla distribuzione di Poisson: il numero di persone che va dal medico è positivo e inoltre è piccolo rispetto al totale del campione (il massimo della distribuzione è proprio sullo 0!).
Dalla tabella risulta che =a=116/100=1.16: ne segue che la probabilità che una persona a caso non abbia mai bisogno del medico nel corso di un anno è: =e-1.16=0.313;. Per la prima conseguenza degli assiomi della probabilità, la probabilità che una persona a caso vada dal medico almeno una volta in un anno è =1-=0.687, etc.
Soluzione. Se si
contano N eventi rari, frutto di uno steso
processo aleatorio con probabilità costante, l'errore
statistico da associare a tale numero è in questo
modo l'errore
relativo o percentuale decresce, all'aumentare di N,
come .
Quindi per realizzare una misura precisa è necessario
aumentare adeguatamente il numero di conteggi da
effettuare: in particolare, per ottenere una precisione
del 5% occorrerà che sia verificato
Risolvendo questa equazione otteniamo il numero di conteggi necessario per ottenere una precisione del 5%, ossia N=400.
Soluzione. Il numero medio di chiamate in 2 minuti, dal valore medio sull'intervallo di un'ora, è uguale a:
Applicando la formula della distribuzione di Poisson, otteniamo per m=3 chiamate: